Sono appena rientrata in casa dopo aver condiviso con una quarantina di bambini poverissimi pranzo, giochi e canti.
Il Santo Padre ha invitato tutti non solo ad aiutare, ma ad essere vicini, a condividere con i poveri per sentirci partecipi delle loro sofferenze e delle loro speranze. Proprio dalla lettura del messaggio del S. Padre per questa nuova giornata mondiale che dovrebbe diventare tradizione, è nata l’idea di invitare a pranzo i bambini più poveri che ci circondano, (alcuni di questi vivono e dormono nel mercato coperto) per una giornata speciale con loro. L’impegno di contattarli e consegnare il biglietto d’invito era affidato alla gioventù francescana della nostra parrocchia di Lunzu.
Così oggi, circa 40 bambini e ragazzi veramente poveri sono arrivati di prima mattina al nostro centro pronti per la festa, ma molti non erano certo vestiti da festa, solo ricoperti da un po’ di stracci ma non per questo hanno rinunciato a presentarsi. Erano proprio loro quelli che aspettavamo!!!!
Considerato che non avevano fatto colazione, i ragazzi della gioventù francescana hanno chiesto di preparare per loro una bella tazza di tè e pane, che forse molti di loro non avevano mai ricevuto. Poi, mentre i grandi cucinavano, i bambini hanno cantato e giocato fino all’ora di pranzo. Erano loro i protagonisti della giornata!!!
Prima di mangiare ho voluto sottolineare che il Signore, tramite persone generose, aveva voluto preparare per loro un pranzo buono e abbondante. Questa volta non avrebbero avuto gli avanzi come si fa sempre qui con i bambini, ma ognuno un piatto tutto suo. E’ seguito un caloroso applauso da parte di tutti gli invitati. Ho chiesto se era da tanto che non mangiavano carne e la loro risposta mi ha toccato veramente. La maggior parte non ricordava quando l’aveva mangiata.
Dopo la preghiera tutti a mangiare riso, carne e verdura con un bel bicchiere di aranciata. Un piatto veramente abbondante da far dire ai bambini che proprio non ce ne stava di più. Abbiamo mangiato tutti insieme mentre la pioggia, vera benedizione, irrigava la terra riarsa. Mi sentivo felice e commossa! Ci voleva la spinta del S. Padre per farci fare qualcosa di speciale! Dopo il pranzo ancora giochi divertenti e alla fine un regalo per tutti: due caramelle, un pezzo di sapone e una pallina da tennis. Come nel racconto del Vangelo, due bambini sono tornati indietro per ringraziare in modo speciale. Un grazie che mi ha toccato il cuore!!!!
Questo è solo il primo passo. La nostra carità creativa, come la desidera il Papa, troverà altri modi per coinvolgere i nostri protagonisti di oggi e aiutarli, pian piano, ad avere una vita degna dei figli di Dio.
Anna