Sono trascorsi velocemente 12 anni da quando abbiamo dato vita ad un piccolo gruppo di lavoratori per costruire un blocco scolastico per bambini sordociechi o con patologie simili. In questo niente di strano se non che la quindicina di lavoratori che componevano il gruppo venivano da una esperienza carceraria. Il responsabile uscito solo tre mesi prima. Guardando a ritroso mi chiedo come ho potuto avere una fiducia tale da affidare un lavoro importante e un gruppo del genere e dico è comprensibile solo considerando le cose alla luce di Dio che sempre compie cose straordinarie.

Molti hanno in seguito trovato lavoro altrove ma alcuni lavorano ancora in quello che poi abbiamo chiamato “Chifundo Chilungamo Chitukuko Trust” parole in chichewa che vogliono esprimere il nostro programma di vita: compassione – onestà- progresso. Attualmente la nostra cooperativa ha un centinaio di operai nei settori di edilizia, falegnameria, saldatura, sartoria. Ogni anno assumiamo qualcuno che è uscito dal carcere per essere fedeli al nostro ideale iniziale. La difficoltà, come ovunque, è quella di trovare lavoro sufficiente. La corruzione e le conoscenze sono, nella maggior parte dei casi, le porte da cui si deve passare e noi non intendiamo farlo. Confidiamo che la Provvidenza, che nutre i gigli del campo, si prenda cura anche di queste 100 famiglie perché tanti bambini e giovani possano avere una vita dignitosa e un futuro sereno.

L’ultimo lavoro grosso di edilizia è stata la costruzione della chiesa parrocchiale di Mendulo con il rispettivo campanile. Hanno fatto molti passi avanti i nostri ragazzi e ne sono orgogliosa. Vorrei che al progresso tecnico corrispondesse anche quello morale e spirituale, ma questo non si può misurare facilmente. Continuo a stimolare e incoraggiare perché si sentano protagonisti di questa realtà che aiuta chi sta dietro le sbarre e chi esce dal carcere senza prospettive per il futuro. Il mio sogno è che dopo di me loro continuino l’opera iniziata insieme.