Costruzione scuole materne rurali

Questo progetto ha avuto inizio nel 2002 con l’arrivo di Anna in Malawi. In quell’anno ha infatto costruito la scuola materna del villaggio di Mazale, a circa 6 km dalla sede Falmi. A questa prima scuola materna se ne sono aggiunte,  poco a poco, molte altre.

In molti villaggi i bambini si radunano sotto un albero, o sotto una tettoia di paglia  oppure in qualche alloggio provvisorio. Questo crea problemi per la frequenza, specialmente durante la stagione delle piogge e quella fredda.

Con le donazioni e la collaborazione della gente del luogo Anna è riuscita a costruire 40 scuole materne.

I genitori preparano i mattoni e li cuociono, scavano le fondamenta, portano la sabbia e l’acqua che servono per la costruzione.  Con le donazioni ricevute Anna compera il cemento, la calce, il legname, gli infissi e paga la manodopera ai muratori (lavoratori della co-operativa).

 

La struttura delle scuole materne è molto semplice: due / tre aule, in base al numero dei bambini,  un piccolo ufficio, i gabinetti, la cucina e la veranda. Il costo attuale  è di circa € 3500.

Solo qualche asilo ha i banchi. Nella maggior parte delle strutture i bambini giocano, colorano e imparano le prime nozioni di lettura seduti per terra.

 

Ogni scuoletta ha un comitato di dieci membri, scelti dalla gente del villaggio, con il compito di farla funzionare.  I bambini si riuniscono solo la mattina e le insegnanti prestano il loro servizio gratuitamente.

Queste scuole materne sono sorte grazie alla buona volontà della popolazione e vogliono essere una piccola risposta al grande problema dei bambini, soprattutto quelli orfani, nella maggior parte dei casi a motivo del flagello dell’AIDS. Nella scuoletta del villaggio ricevono la loro prima educazione e qualcosa da mangiare.

 

Da oltre quattro anni Anna ha costituito un coordinamento tra tutti gli asili per seguirne lo sviluppo, incrementare l’insegnamento e avere un programma comune. Si tengono incontri regolari con le insegnanti e i vari rappresentanti delle scuole.

 

Molti villaggi hanno chiesto di essere inseriti nel progetto e sono in lista d’attesa fino a che non arriveranno nuove donazioni.

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